Ho cominciato a disegnare mani che 'mandano a quel paese' perché reputo terapeutico poter esprimere attraverso le immagini una serie di reazioni comuni, spontanee e liberatorie che spesso tratteniamo, soffochiamo o mal esprimiamo perché condizionati dal contesto, dall’ educazione, o dal timore del giudizio.
Riflettendo sulla frequenza con cui capita di doversi relazionare con persone meritevoli di un sano vaffanculo e di quanto spesso non sia possibile esprimergli pienamente la nostra sincera disapprovazione (con conseguente comparsa di malumore, frustrazione, mal di stomaco e altri numerosi sintomi psicosomatici) ho voluto affidare al mezzo grafico l’onorevole compito di farsi portavoce di alcuni vaffa che non abbiamo occasione, tempo, e coraggio di esprimere.
Merry Christmas!
In particolare, in risposta al picco vertiginoso di falsità, ipocrisia, e superficialità che proliferano durante le festività natalizie ho deciso di invertire il flusso con una sana dose di sincerità.
Stop agli imbarazzanti scambi di auguri tra parenti pseudo sconosciuti, alle finte felicitazioni tra colleghi, ai regali inutili che ci sentiamo in obbligo di fare, e altre tristi scenaggiate di amore e amicizia tra persone che a malapena si sopportano.
Per una volta diamo libero sfogo a sincere dichiarazioni di antipatia e dissenso.
N.B Il progetto è volutamente ironico, e non vuole in nessun modo offendere lo spirito del Natale o incitare sentimenti di odio tra le persone, ma anzi, attraverso l’ironia e la dissacrazione, mira a far riflettere sul modo in cui spesso ci auto limitiamo nel comunicare sensazioni e sentimenti laddove questi siano non conformi allo status quo o si allontanino dalle aspettative delle persone e della società. Buon Natale!
